sette donne contro il fascismo

la prima donna si presenta e dice:

se ne riparla, ma il fascismo in italia non è mai morto, il fascismo nell'italia che sta sotto lo hanno portato i piemontesi e da allora ha subito varie mutazioni ma non ci ha mai lasciato. un poco a questo fascismo ci siamo abituati, ci si abitua a tutto. ora dovremmo darci un'altra politica ma come facciamo a metterci d'accordo se siamo tutti separati, ognuno di noi sembra un sottomarino, ognuno muovendosi agita le acque e sembra ostacolare il moto altrui. forse il fascismo è proprio questa separazione, queste rotte che non s'incrociano, anime e corpi che non collidono. forse bisogna trovare un punto di tangenza e poi altri punti, un ricamo fatto di mille incontri, nessuno sa quanto sia il filo e che disegno uscirà alla fine, ma l'importante è cucire.

la seconda donna si presenta e dice:

per me il fascismo sono i farmacisti che guadagno troppo e quelli che vendono le medicine ai farmacisti, per me il fascismo è maurizio costanzo e le donne e gli uomini che vanno a trovarlo, per me il fascismo siamo tutti noi quando parliamo senza credere a quello che diciamo, noi che non buttiamo all'aria i soldi che abbiamo, noi che vogliamo dagli altri la libertà che non ci sappiamo dare. il fascismo è chi si fa pagare miliardi per sfottere berlusconi, il fascismo sono le palestre amate più delle ginestre e ovviamente anche altro, ma non ho più voglia di parlare, perché il fascismo è tutto questo parlare e il fatto che anche tacendo si continua a sproloquiare.

la terza donna si presenta e dice:

uno mi ha detto che non guarda mai la televisione, poi stava per dirmi che il fascismo è d'alema ed io gli ho risposto che il fatto che lui sappia di d'alema è già fascismo, perché sapere di d'alema e non di un qualunque muratore di altamura, il fascismo è questa gabbia in cui si beccano sempre gli stessi polli, i polli che usano la democrazia come mangime. quello che aveva il maglione firmato aveva gli occhi tristi e non ha parlato all'assemblea dove parlavano di politica: il fascismo è non sapere più cosa sia la politica, e il sesso e le amicizie, e il tempo e la vita, il fascismo è la morte che mette tutto dentro le sue tasche.

la quarta donna si presenta e dice:

il fascismo è sfuggito pure a mussolini, lui l'aveva solo pensato, ma il fascismo che aveva nella testa in italia non s'è mai visto, il fascismo non c'è mai stato e non ci sarà mai. berlusconi è uno di noi, uno che ha studiato poco, come tutti, uno che non conosce spinoza, come tutti, uno che non crede in niente, come tutti. più che del fascismo io sono dispiaciuta per questa senza di fede: nessuno crede più a un cazzo. neppure io credo a qualcosa, io che mi dispiaccio per gli altri che non hanno fede, io che vorrei tanto credere a qualcosa, a un figlio, a un marito, a un'amica e invece al massimo credo a un geranio, alla luna, a un ghiacciolo.

la quinta donna si presenta e dice:

il fascismo è avere tante cose e una vita concitata, è vivere addobbati come alberi di natale. e comunque a noi donne del fascismo non ce ne frega molto e forse neppure agli uomini, noi vogliamo l'amore e forse neppure quello.

la sesta donna si presenta e dice:

il fascismo è come la pancia, quando diventa grande non la puoi tirare dentro, il fascismo è preoccupante, ma non può impedire all'alba il risveglio degli uccelli, il fascismo fa altre cose, abbassa i pensieri e quando i pensieri si abbassano come fanno ad accorgersi che si sono abbassati?

la settima donna si presenta e dice:

forse vi siete stancati di sentir parlare di questo fascismo, forse è l'italia, l'europa, il mondo che vi stanca, forse vi stanca la pace e la guerra, il lavoro e le vacanze, il successo e l'anonimato, la solitudine e la compagnia, il fascismo è questo mondo stanchissimo che si dà ancora un po' di arie, il fascismo è questo non sapere da che parte andare e questo vale per tutti. il fascismo è questa infelicità di chi ha fame e di chi si sente brutto, il fascismo è un mondo senza dio e senza misteri, un mondo di muscoli e metalli, carcasse e carne, merci e miraggi alla rinfusa, sogni nell'imbuto. abbiate cura, cari amici di non giungere al fascismo pure voi, abbiate cura di arrivare in altri luoghi, date le vostre mani agli altri, privatevi di ciò che non è vostro, il fascismo si attacca al posticcio, a ciò che sta incollato, alle nazioni e alle persone impure, il fascismo vuole volgarità e rozzezza, urla, spintoni, adunate di massa. il fascismo non è la morte, è solo la cassa. la morte è il capitalismo venuto al mondo da millenni, la morte è questo mondo che non conta più rivoluzionari tra i suoi maggiorenni. Anch'io, come le altre alla fine ho fatto un po' di confusione, ma forse qualcosa si è capito di ciò che volevamo dire.